I casi in cui l'estrazione dei denti del giudizio è l'unica scelta
La maggior parte di noi ha avuto sicuramente i tipici grattacapi legati ai denti del giudizio: estrarli? Non estrarli? Se causano dolore vanno estratti comunque? Le risposte a queste domande di solito vengono fornite in base alle specificità di ogni singolo caso, quindi non esiste una risposta universale che valga per tutti. In qualsiasi caso, l'estrazione dei denti del giudizio spaventa, e non poco. Anche se considerato un intervento chirurgico di routine, l'idea di farci estrarre i terzi molari, denti di grandi dimensioni, non piace. Ricordando che i denti del giudizio di solito iniziano la loro eruzione tra i 18 ed i 25 anni, esistono casi particolari in cui ciò succede molto più tardi oppure non succede per niente. Alcune persone si trovano a vivere tutta la vita con i denti del giudizio nascosti sotto le gengive a livello di mandibola o mascella. Il resto di noi invece si trova ad affrontare dolori anche forti causati dall'eruzione dentale, spesso accompagnata da complicazioni per le quali si consiglia l'estrazione dentale.
I denti del giudizio possono essere estratti in maniera preventiva (ogni volta che si preveda un rischio di complicanza o di patologia futura), in maniera strategica quando si richiede l’estrazione in concomitanza di trattamenti ortodontici per permettere la realizzazione del piano di trattamento oppure in seguito a disturbi e/o problematiche che avvengono nel corso dell’eruzione.
Naturalmente si consiglia l’estrazione del dente del giudizio perché presenta disodontiasi (la difficoltà nell'eruzione di elementi dentari, in genere dovuta a mancanza di spazio utile o all'orientamento scorretto del dente).